L'Interporto risponde ai bisogni della città: ecco tre nuovi servizi per Prato

L’Interporto risponde ai bisogni della città: ecco tre nuovi servizi per Prato

  • Postato da: Collaboratori

Quando la città di Prato chiama, l’Interporto della Toscana Centrale risponde sempre presente. A cavallo fra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, grazie alla disponibilità e alla lungimiranza del polo logistico di Gonfienti, infatti, sono state realizzate una serie di migliorie alla cartellonistica stradale per agevolare i mezzi pesanti in ingresso e in uscita dalla struttura, è iniziato il cantiere per un nuovo collegamento ciclo-pedonale fra La Querce e Gonfienti, che comprende anche la riqualificazione di una strada completamente dissestata per farla diventare una zona 30, ed è stato siglato un importante accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, che prevede la messa a disposizione, da parte del polo logistico di Prato, di spazi e di due container per lo stoccaggio dei reperti archeologici.

Ma andiamo con ordine e partiamo dall’intervento più significativo. Da Gonfienti a La Querce in bicicletta. E’ il nuovo collegamento che dai lavatoi di Villa Niccolini (in via del Ciliegio) condurrà fino a via Cellerese, quasi al confine comunale con Campi Bisenzio, transitando davanti all’area degli scavi etruschi. L’intervento è realizzato dall’Interporto della Toscana Centrale in convenzione con il Comune di Prato.

Il cantiere, dal costo di 211mila euro, è partito mercoledì e avrà una durata di circa due mesi. Grazie a questo intervento una strada completamente dissestata, oggi utilizzata per entrare e uscire dall’abitato di Gonfienti (il borgo è protetto in orario diurno dalle 7.30 alle 19.30 da una Ztl), si trasformerà in una zona 30, dove le auto dei residenti potranno procedere a bassa velocità e ciclisti e pedoni avranno modo di spostarsi in sicurezza verso La Querce e Campi Bisenzio.

Successivamente a questo intervento l’Interporto passerà al secondo lotto di lavori, che porterà alla realizzazione della pista ciclabile che dal piazzale degli Etruschi (zona Macine) condurrà fino a via di Sotto il Vapore (sul retro del campo sportivo de La Querce). In questo caso il percorso riservato a bici e pedoni costeggerà il confine dell’area interportuale, passando dal retro del terminal ferroviario.

“Con la partenza di questo cantiere si sta dando seguito al piano attuativo dell’Interporto anche sulla parte relativa alle opere pubbliche – spiega l’assessore Valerio Barberis -. Interventi che prevedono importanti investimenti sul sistema delle ciclabili, ma anche sulla sistemazione a verde dell’area”. Soddisfazione viene espressa anche dal membro del consiglio d’amministrazione dell’Interporto della Toscana Centrale con delega ai rapporti con enti e istituzioni, Andrea Dominijanni. “E’ stato un percorso lungo e non semplice – sottolinea -, ma che rientra perfettamente nella strategia che l’amministrazione Biffoni ha chiesto all’Interporto, cioè di connettere sempre di più l’infrastruttura con la città. Sia gli uffici tecnici dell’Interporto che quelli di Gonfienti si sono molto impegnati per dare luce a questo progetto, che rappresenta solo il primo passo. Siamo infatti impegnati anche su un bando ministeriale e su uno europeo per portare sempre più risorse a Prato”.

Nel frattempo venticinque cartelli sono stati posizionati fra i principali assi viari e le rotonde più frequentate della zona est della città per indicare agli autisti dei mezzi pesanti, provenienti dall’Italia e dall’estero, il percorso corretto da seguire per raggiungere l’ingresso principale dell’Interporto della Toscana Centrale. E’ l’intervento promosso dal polo logistico di Gonfienti che in queste settimane ha potenziato la cartellonistica dedicata alle indicazioni per arrivare al ‘Varco 1’, cioè il gate d’ingresso all’infrastruttura per camion e furgoni situato lungo la declassata all’altezza del confine con Campi Bisenzio.

Tutto è nato dal problema della presenza di troppi mezzi pesanti che imboccavano erroneamente viale della Repubblica e a seguire via De Gasperi per entrare all’Interporto. Il ‘Varco 2’ (gate secondario per sole automobili autorizzate), che passa nelle vicinanze del borgo di Gonfienti, non è però quello indicato per fare entrare i camion all’interno del polo logistico. E così gli autisti erano costretti a fare retromarcia, effettuare il percorso all’inverso e dirigersi verso la declassata.

Con i nuovi cartelli, come confermato anche da residenti e commercianti, la situazione nella zona di Gonfienti è già sensibilmente migliorata. La presenza delle indicazioni alla questura, alle rotonde su viale della Repubblica, al tribunale e a Ponte Petrino (solo per citarne alcune) hanno evitato percorsi inutili ai camionisti, che così hanno fin da subito imboccato la strada giusta per entrare all’Interporto. Ricordiamo che la sollecitazione a intervenire era proprio arrivata dai residenti, che avevano segnalato la presenza di traffico improprio nel quartiere. Una richiesta che ha subito trovato la risposta dell’Interporto che ha effettuato l’intervento in collaborazione col Comune di Prato e in particolare con l’ufficio Mobilità dell’assessore Flora Leoni.

I lavori, inoltre, sono stati condivisi con Luca Bragagni, nuovo amministratore di condominio dell’Interporto della Toscana Centrale che conta su 23 proprietari di immobili e su 70 aziende presenti all’interno dell’infrastruttura. “È un segnale d’attenzione verso la città – spiegano Luca Bragagni e Gianluca Coppini, responsabile dell’area commerciale e dei rapporti col territorio dell’Interporto della Toscana Centrale -. Un intervento che si affianca alla scelta dell’azienda di andare nella direzione di una mobilità sostenibile, alla partecipazione al corso dei mobility manager, e al supporto al Comune sul progetto Prato Forest City che vede l’Interporto come azienda partner, nonché modello, perché nel corso degli anni ha dato vita a una corposa piantumazione negli spazi di Gonfienti. Fondamentale per indirizzare i mezzi pesanti verso il varco d’ingresso corretto è stato anche il lavoro di allineamento del maggior numero possibile di mappe satellitari portato avanti assieme al Comune”.

 

Lo scorso dicembre, infine, è stato firmato nella sede di Palazzo Pitti a Firenze l’accordo fra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e l’Interporto della Toscana Centrale, che prevede la messa a disposizione da parte del polo logistico di Prato di spazi e di due container per lo stoccaggio dei reperti archeologici. Si tratta di materiale proveniente dagli scavi etruschi, che verranno messi in sicurezza all’interno dei container in attesa di essere sottoposti agli approfondimenti tecnici da parte del personale della Soprintendenza. I container sono già stati collocati all’interno di un’area di proprietà dell’Interporto della Toscana Centrale, nelle vicinanze della zona del Mulino.

Alla firma dell’accordo per la Soprintendenza erano presenti il soprintendente di Prato, Firenze e Pistoia Andrea Pessina e Gabriella Poggesi. La collaborazione si inquadra in un rapporto di sintonia che si è instaurato fra le parti negli ultimi anni.

Autore: Collaboratori

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